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CITTÀ SOLA #Var. 6
Il potere rivoluzionario della colla

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“Immaginate di stare alla finestra, di notte, al sesto o al settimo o al quarantatreesimo piano di un edificio. La città si rivela come un insieme di celle, centinaia di migliaia di finestre”. Nel sui libro Olivia Laing ragiona e cammina per le strade di New York disegnando una cartografia lungo l’abisso dell’isolamento. New York diventa così tutte le città che abbiamo attraversato e racconta una solitudine che può essere solo urbana. Una passeggiata per sette inquilini speciali, sette artisti che hanno popolato la città sola di Olivia Laing, una  “città a sé stante” che scopriamo essere, in fondo, un posto molto affollato.

 

Città sola è un progetto modulare che sperimenta più forme narrative articolate in diverse ipotesi sceniche e installative. Il progetto-matrice è il podcast/performance urbana realizzata per la città di Milano, produzione Piccolo Teatro di Milano nel corso del Festival Presente Indicativo (2022).

Per Umbria Factory Festival 2024 sono 4 gli artisti scelti per accompagnarvi lungo le strade di Foligno.​ Il testo di Olivia Laing vi invita a mutare lo sguardo in relazione al paesaggio, a scoprire coincidenze inattese fra alcuni luoghi della città e le storie e i luoghi di Città sola. A riflettere alla solitudine e all’opera d’arte come resistenza e testimonianza. Silvio Impegnoso ha disegnato per voi una mappa da seguire (o tradire).


Al centro della città c’è un incrocio di quattro strade. Non c’è un accordo preciso tra gli abitanti di Foligno su come quell’incrocio debba essere chiamato, c’è chi dice “Quadrivio” e chi preferisce “Trivio” (non si sa bene perché visto che le strade sono quattro). Il luogo perfetto per il Prologo di Città Sola, visto che da qui partono i percorsi principali per attraversare il centro, le sue vie e i suoi rioni.

Il primo itinerario, Il palazzo di ghiaccio, si addentra nel mondo dei quadri-acquario del pittore Edward Hopper. Potete andare in direzione Sud attraverso Corso Cavour, la vecchia via principale, al termine del quale sulla destra, in Viale Chiavellati, troverete un quartiere di case liberty rimasto immobile nel tempo. Proprio lì dietro, in via del Campanile, c’è il più moderno centro cittadino di arte contemporanea.

Il secondo itinerario, Il potere Rivoluzionario della colla, ci porta nel regno di Henry Darger, artista poverissimo e autodidatta autore di un’immensa opera-mondo di più di 15000 pagine. Il consiglio è di andare a ovest su via Mazzini fino ad arrivare a Piazza San Domenico, con le sue chiese antiche e il suo ampio spazio dove lasciar vagare lo sguardo in orizzontale e in verticale.

Con il terzo percorso, Ricordi che puzzano di benzina, scivoliamo nella New York anni 80 di David Wojnarowicz, per scoprire la grazia dei suoi scritti sconosciuti, delle sue performance e delle sue fotografie scattate lungo i docks. Potete andare a Sud e attraversare Piazza della Repubblica per proseguire nella colorata via Venti Settembre, e da lì andare dritti fino al fiume, oppure perdervi nei vicoletti del Rione Spada alla vostra sinistra, dove in via Delle Conce ancora scorre un canaletto con una piccola riva che ha accolto e ancora accoglie in certe serate discorsi di poeti, ubriaconi e sognatori.

Il quarto e ultimo itinerario, Strange Fruit, a partire dalla canzone di Billie Holiday sul linciaggio degli afroamericani, invita a scoprire l’opera di Zoe Leonard: un atto di riparazione per tutti gli amici perduti e per comprendere a fondo la natura del tempo, nonché il potere dell’arte di creare intimità e curare ferite. Se andate a Est lungo via Garibaldi, alla fine dopo aver visto sulla vostra sinistra il Cinema Politeama vi troverete di fronte alla ex chiesa della SS. Trinità, che ospita al suo interno un altro “Strano Frutto”, la Calamita Cosmica di Gino De Dominicis, enorme scheletro umano extralarge che se vorrete potrete, alla fine del percorso di Città Sola, con un piccolo biglietto di 3 euro entrare a osservare.

 

I quattro itinerari possono essere, se volete, anche un unico grande cerchio: partite con il primo e una volta arrivati in Viale Chiavellati seguitelo fino in fondo per attraversare il Parco dei Canapé, e da lì arrivare in Piazza San Domenico, in seguito superatela e percorrendo via Gramsci arriverete a Piazza della Repubblica, con alla sinistra via Venti Settembre per scendere verso il fiume. Tornando indietro in linea retta arriverete di nuovo al Quadrivio (o Trivio), con alla vostra sinistra via Garibaldi e la Calamita Cosmica.

Infine, sentitevi liberi di tradire queste indicazioni come preferite, seguirle solo in parte, ignorarle del tutto, cercando una via attraverso la città che sia soltanto vostra.

POSTAZIONE DI PARTENZA

CITTÀ SOLA. PROLOGO

Prologo

PERCORSO 1

CITTÀ SOLA. IL PALAZZO DI GHIACCIO

Palazzo

PERCORSO 2

CITTÀ SOLA. IL POTERE RIVOLUZIONARIO DELLA COLLA

Potere

PERCORSO 3
CITTÀ SOLA. RICORDI CHE PUZZANO DI BENZINA

Ricordi

PERCORSO 4
CITTÀ SOLA. STRANGE FRUIT

Strange

CITTÀ SOLA #var. 6 Il potere rivoluzionario della colla

 

concept lacasadargilla riduzione e drammaturgia del testo Fabrizio Sinisi paesaggi sonori e regia podcast Alessandro Ferroni voci narranti Lisa Ferlazzo Natoli e Tania Garribba, Emiliano Masala ideazione del progetto site specific Maddalena Parise con la collaborazione di Silvio Impegnoso coordinamento artistico Benedetta Boggio​

Città sola #var. 5 è una produzione Angelo Mai, Bluemotion e lacasadargilla in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa

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