RACCONTI RITROVATI
2013/2019
note
Sayon Liebrecht, Una stanza sul tetto; Doroty Parker, La telefonata; e Lynne Sharon Schwartz, La signora Saunders scrive al mondo. Queste le donne e le storie scelte per tratteggiare un racconto parziale e sentimentale intorno alla scrittura ebraica femminile. Tre racconti – gioielli nascosti e ritrovati – che da prospettive vertiginosamente diverse raccontano di un’origine e di una fine: l’incontro conturbante con il mondo arabo, l’attesa di una telefonata d’amore e l’ultimo atto di resistenza di una signora perbene. Come un viaggio in musica, insieme privato e fantasmatico, verso le geografie e le culture, le memorie e le lingue che hanno costituito alcune tra le più belle narrazioni femminili d’Israele e d’America.
​
La partitura musicale - sempre immaginata come paesaggio e ‘personaggio’ in relazione, contrappunto e dialogo con la voce recitante – muove da musiche della tradizione araba e sefardita per attraversare il jazz fiorito tra le strade di New York e ricomporsi poi in ballate askenazite con un sapore ‘americano’ e ritmato nell’ultima sezione del lavoro.
Racconti ritrovati nasce in forma di concerto-melologo nel 2013, messo in musica e in voce da un quintetto d’eccezione guidato da Gabriele Coen per il Roccella Jazz Festival; la lettura è stata ripresa nel 2019, con un ensemble ridotto a 2 elementi – clarinetto e sassofono, oud e chitarre – accanto alla voce recitante in occasione di ‘Piccoli Comuni incontrano la cultura’, virtuoso progetto di ATCL nato per i teatri del Lazio.
crediti
ideazione Lisa Ferlazzo Natoli e Gabriele Coen adattamento e regia Lisa Ferlazzo Natoli voce recitante Lisa Ferlazzo Natoli sassofoni e clarinetto Gabriele Coen oud e chitarra elettrica Stefano Saletti basso acustico Mario Rivera batteria Roberto Pistolesi anno 2013
​
​
​
​
ideazione Lisa Ferlazzo Natoli e Gabriele Coen un progetto de lacasadargilla adattamento e regia Lisa Ferlazzo Natoli musiche originali Gabriele Coen e Stefano Saletti aiuto regia Flavio Murialdi voce recitante Alice Palazzi sassofoni e clarinetto Gabriele Coen oud e chitarra elettrica Stefano Saletti anno 2019
“Sembravano non accorgersi che lei aveva un nome come chiunque altro, e poteva desiderare di sentirlo pronunciare a voce alta, ogni tanto, da qualcuno che non fosse lei stessa”