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ART YOU LOST?

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2012-2014

1000 PERSONE PER UN'OPERA D'ARTE

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Nell'ottobre del 2012 il Teatro di Roma realizza Perdutamente. Variazioni, incidenti, distrazioni, teorie sul tema della perdita, progetto inedito di residenza creativa condiviso da 18 compagnie della scena romana contemporanea, invitate a lavorare per tre mesi a un cantiere intorno al tema de la perdita. 

 

In questo contesto nasce Art You Lost? 1000 persone per un’opera d’arte – un progetto di lacasadargilla, Muta Imago, Santasangre (Luca Brinchi/Roberta Zanardo) e Matteo Angius. Art You Lost? nasce dal desiderio di indagare le forme di racconto biografico e collettivo del nostro presente per riflettere – attraverso il tema della perdita - sul ruolo consueto dello spettatore, e costruire un dispositivo complesso che renda la posizione autoriale quanto più condivisa e allargata, trasformando il pubblico da semplice fruitore ad autore di un’opera collettiva. Art You Lost? è un progetto radicalmente site specific che investe interamente, sovvertendolo, lo spazio architettonico che lo ospita. Art You Lost? si articola in due fasi: il Preparatorio e l’Opera. 

 

Una chiamata pubblica con poche ma precise indicazioni invita il più grande numero possibile di cittadini a partecipare alla prima tappa, il Preparatorio. La chiamata include le regole di partecipazione al progetto e una richiesta di accesso: porta con te un oggetto caro che sei disposto a lasciare per sempre. Le persone che rispondono alla chiamata partecipano a un percorso individuale articolato in 10 stazioni dove, in risposta a precise indicazioni scritte e sonore, lasciano più o meno consapevolmente tracce personali del proprio vissuto, presente e passato: autoscatti fotografici, tracce scritte, orali, sonore e iconografiche – materiali destinati poi a diventare i contenuti dell’Opera, seconda parte del progetto. Tra il 19 novembre e il 1° dicembre 2012 circa 600 persone rispondono alla chiamata e portano il proprio oggetto al Teatro India, per compiere un percorso semplice, privato, individuale, sviluppato su tre corridoi, una sala e la sartoria. Il percorso permette un progressivo approfondimento della partecipazione personale e la scoperta del luogo e della sua architettura: dal semplice depositare informazioni e dettagli biografici, a una durata più intima, nel segno della sorpresa e del regalo. 

L’Opera raccoglie, elabora e compone senza tradirle tutte le tracce emerse nel Preparatorio – fotografie, scritte, registrazioni vocali, appunti sonori – e le posiziona nell’architettura che le ospita, tessendo una specifica relazione con il luogo, per realizzare una cartografia delle nostre perdite e delle nostre possibilità per capire dove siamo, tra la mappa e il territorio. Nel Preparatorio il percorso è semplice, intimo e singolare, nell’Opera lo spazio è multiplo, aperto e condiviso. 1800 ritratti fotografici, 600 sms, 600 descrizioni di un momento preciso della propria vita passata, 600 consigli dati a sé stessi (nel passato, ma ora precipitati nel presente e lanciati verso il futuro), 600 racconti orali di perdite personali (distrazioni, smarrimenti, lutti, annebbiamenti…), circa 2.000 tracce lasciate su una mappa di Roma ‘fuori misura’, 600 firme, 600 storie e i 600 oggetti cui sono legate. Voci, suoni, immagini, sensazioni, segni, capaci di disegnare una mappa di memorie e segni individuali in un territorio pubblico e condiviso.

L'intera architettura del Teatro India diventa supporto dell'Opera: l’esterno, il foyer, le due sale principali, i corridoi rilanciano le tracce in forma nuova, trasformandole in un’archeologia emotiva e immaginifica del tempo presente che il pubblico può attraversare liberamente senza nessun limite di tempo o prospettiva dello sguardo, come in un ciclo sincronico. Ogni traccia raccolta nel preparatorio ha trovato una sua collocazione che ne ha moltiplicato il senso:10 stendardi di 9 metri di altezza con le firme dei 600 autori tappezzano l’intera facciata esterna del teatro; 600 volti circondando l’intero foyer in un gioco drammaturgico audio e video; 100 mq di vera foresta invadono una delle sale del teatro mentre 40 diffusori audio trasmettono un ambiente sonoro boschivo; la mappa di Roma di 12 mq, riconsegnata ai suoi abitanti, si lascia attraversare con le tracce scritte durante il Preparatorio; una sala archivio, 600 scatole sospese ognuna con una fotografia del dono lasciato, come un catalogo plastico dei 600 oggetti perduti e delle storie a questi legate.

 

Nei giorni di apertura e chiusura l’Opera si apre a interventi performativi di artisti visivi, coreografi e musicisti il cui coinvolgimento si basa sulla ricerca di una possibile organicità tra oggetti fino ad allora separati. Un invito in cui far sentire un ospite a casa propria. Sono coinvolti nelle prime due edizioni di Art You Lost? al Teatro India: Deflorian- Tagliarini- Piseddu, Chiara Fazi, MK, Masbedo, MP5, Gianluca Ruggeri, Santoro-Tilli, Sonus Loci, Quiet Ensemble.

 

Art You Lost? debutta al Teatro India nell’ambito di Perdutamente il 20 e 21 dicembre 2012; a febbraio 2013 l’Opera viene riallestita con nuove forme sempre presso il Teatro India, mentre nel 2013-2014 il progetto viene biennalizzato e interamente ridisegnato per il Festival di Santarcangelo.

 

Durante Santarcangelo•13 e Santarcangelo•14 è la scuola elementare Pascucci a ospitare il Preparatorio, il percorso di raccolta delle tracce nel primo anno (2013) mentre l’anno successivo (2014) tutti gli oggetti, le memorie e gli sguardi degli autori sono elaborati in una grande Opera pensata come un’archeologia emotiva e immaginifica di quel luogo specifico e del suo tempo che trasforma integralmente gli spazi della scuola elementare, dal cortile, ai corridoi, fino all’atrio d’ingresso e alle aule.

crediti

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Roma | un progetto di Lisa Ferlazzo Natoli, Alessandro Ferroni, Alice Palazzi, Maddalena Parise, Monica Piseddu / lacasadargilla; Claudia Sorace, Riccardo Fazi / Muta Imago, Luca Brinchi, Roberta Zanardo / Santasangre; Matteo Angius; con la collaborazione di Elisa Di Francesco, Maria Elena Fusacchia, Gianluca Tomasella, Mario Ciro Zaza foto di scena  Ilaria scarpa e Jacopo Quaranta

 

20-21 dicembre 2012, Teatro India, evento conclusivo del progetto Perdutamente16-23 febbraio 2013, Teatro India

 

Santarcangelo | un progetto ideato e prodotto da Lisa Ferlazzo Natoli, Alessandro Ferroni, Alice Palazzi, Maddalena Parise lacasadargilla; Claudia Sorace, Riccardo Fazi / Muta Imago; Luca Brinchi, Roberta Zanardo / Santasangre; Matteo Angius, direzione tecnica Maria Elena Fusacchia promozione e organizzazione Francesca Corona ringraziamenti speciali Silvio Impegnoso, Rachele Muzzarelli, Gianluca Tomasella foto di scena Ilaria Scarpa coprodotto da Santarcangelo •12 •13 •14 Festival Internazionale del Teatro in Piazza  

11-21 luglio 2013, Santarcangelo•1310-20 luglio 2014, Santarcangelo•14

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ROMA
Teatro India

preparatorio & opera

 

 fotografie © Ilaria Scarpa, Jacopo Quaranta e Luca Brinchi

Porta con te un oggetto caro che sei disposto a lasciare per sempre”

SANTARCANGELO FESTIVAL DEI TEATRI

Scuola Elementare Pascucci

preparatorio & opera

 

 fotografie © Ilaria Scarpa

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