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USTICAQUARANTA

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2020

note

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Un documento d’arte, un film documentario, un oggetto narrativo - sonoro e visuale – questa la forma mobile e stratificata di USTICAQUARANTA immaginata come omaggio, rielaborazione e archeologia della memoria per il quarantennale dalla strage di Ustica. 

 

Riguardo ai materiali ‘testuali’ che formano il progetto il lavoro ha la natura di una ‘raccolta’ - come l’operato di sommozzatori -, compiuta insieme e grazie a un gruppo di studenti del liceo, e la natura emotiva di impressioni: frasi dei testimoni che resistono nella memoria, passaggi di articoli, elenchi di nomi, biografie e oggetti, brandelli di dichiarazioni, scatti fotografici, poesie (i versi di Gregorio Scalise tra tutti), brevi tratti di spettacoli (I-TIGI, Canto per Ustica di Marco Paolini ad esempio), e – naturalmente – gli atti giudiziari. Accanto ai materiali preesistenti vi sono brevi testi composti dagli stessi studenti a partire dalla documentazione sulla tragedia del DC9.

 

Tutti questi materiali ‘minuti’ – e si parla non a caso di impressioni, attimi, scatti fotografici in forma di parola, improvvisazioni del pensiero e del ricordo – sono stati registrati ‘in voce’ dagli stessi studenti in modo semplice e istantaneo. Dall’insieme delle brevi registrazioni, istantanee, imperfette ed emotive – si è composto l’intero paesaggio narrativo e sonoro del progetto, rielaborato ‘in partitura’ su una struttura musicale originale che dialoga con l’esplosione della bellissima Ballata di Ustica di Giovanna Marini nel finale.

 

Il lavoro per immagini – composto di materiali di repertorio, immagini fotografiche e reperti, piccole istantanee, innesti documentari ed elaborazione di materiali inediti e originali – ‘espande’, moltiplica e verticalizza nel montaggio la narrazione sonora in un lavoro per stratificazioni successive e associative. 

 

USTICAQUARANTA da così forma a un archivio immaginario - mobile e vivo - fatto delle voci di una giovinezza, da ricordi e reperti, di immagini, suoni, motivi e canzoni intorno ai fatti di Ustica.

 

A incipit ed epilogo del lavoro, ‘in voce’ Lisa Ferlazzo Natoli legge due estratti della Sentenza giudiziaria, per fare da traccia e mappa di senso all’intero lavoro.

crediti

ideazione e progetto lacasadargilla regia Alessandro Ferroni drammaturgia Lisa Ferlazzo Natoli concept ed elaborazione immagini Maddalena Parise coordinamento e ricerca contenuti Alice Palazzi scritture, impressioni e voci degli studenti della classe IV O del Liceo N. Copernico di Bologna Giorgia Alberoni, Benedetta Bartolini, Precious Mica Basilio, Greta Bonafè, Nicole Borgia, Massimo Guerrieri, Matilde Monzali, Camila Luz Mueller, Benedetta Rapezzi, Nicoleta Vaculovschi, Viola Zanini produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione in dialogo con l’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica

grazie a Daria Bonfietti per la rotta che ha saputo indicarci e per ogni singola parola che le abbiamo preso in prestito, Giovanna Marini che ci ha mostrato come “prendere la Storia tra le mani e farla suonare”, Giorgia Ferrari per ognuno dei suoi magnifici studenti, Marco Paolini per le ore meravigliose passate a seguire la scia del suo I-TIGI

Video andato in onda il 27 giungo 2020 per ERT on Air - Emilia Romagna Teatro Fondazione

galleria

foto

"Cosa è caduto di noi in fondo al mare con quell’aereo?"

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