top of page

note

video

LINEE DI CONFINE

Belfast, Bryston Street, 2006.jpg

2015 - 2017

UN PROGETTO ATTORNO AL LEAR DI EDWARD BOND

note

note

OLTRE LE FRONTIERE DELLE DISCIPLINE

 

Il titolo Linee di Confine oltre a definire tutte le frontiere – sia concrete che immateriali – che tengono separate nazioni e esseri umani, allude anche a un modus operandi teso al superamento di quelle altre frontiere che ancora oggi separano le pratiche e le discipline umanistiche, rilanciando la vocazione del teatro alla contaminazione dei pensieri e delle discipline. Emblematiche in questo senso le due pubblicazioni a cura de lacasadargilla: l’edizione di un testo non propriamente teatrale come The Testament of This Day da parte di una collana eminentemente teatrale come Quaderni di scena e la pubblicazione da parte di una casa editrice letteraria come minimum fax di un testo teatrale come il Lear. O anche la collaborazione fra diverse città e artisti europei come nel caso della mostra del fotografo berlinese Kai Wiedenhöfer che sceglie per WallOnWall tre città europee: Roma, Oslo (presso il Nobel Peace Center) e Belfast (la Peace Line).

​

​

IL PROGETTO

 

Linee di Confine è un progetto composito che a partire dal Lear di Edward Bond si apre – come un cantiere allargato – alla radio, all’editoria, alle arti visive, a letture pubbliche e seminari, costruendo un dialogo tra queste e il teatro in senso stretto. Dispositivi, eventi ed esperimenti ‘non teatrali’ per ragionare e operare intorno a quei nodi, questioni e narrazioni così prossime al mondo contemporaneo e da sempre care a Edward Bond: il principio di potere, violenza e controllo che disegna la natura di ogni relazione; l’oscena equivalenza tra pubblico e privato, e la paura diffusa che da questa equivalenza deriva; il sistema di sorveglianza che caratterizza i nostri spazi; tutti i muri e le frontiere, tangibili o meno, che si sono costruiti e si vanno edificando nel mondo.  

 

Una riflessione estesa nel tempo, diversificata nelle forme, e realizzata in spazi diversi, come una lenta preparazione allo spettacolo per ‘gettare’ lo spettatore in una narrazione multipla che lo implichi, lo disorienti e lo riguardi profondamente a un tempo. Intorno allo spettacolo Lear di Edward Bond prendono così forma – come dilatazioni spaziali e temporali:

​

- The Testament of This Day, un radiodramma inedito di Edward Bond andato in onda per Radio3 Rai in occasione del mese della radio, a cui si affianca la pubblicazione della traduzione inedita per le edizioni Quaderni di scena;
 

- Lear di Edward Bond/Parole nude. Anticamera per otto attori e trentacinque voci, uno studio sul Lear in forma di mise en espace con quattro singolari letture concertate affidate a un gruppo di giovani attori assieme alla regista Lisa Ferlazzo Natoli nel ruolo di Lear;

​

- la pubblicazione del volume Lear per le edizioni minimum fax;

​

- WallOnWall, una mostra di fotografie ‘fuori formato’ del fotografo tedesco Kai Wiedenhöfer che per dieci anni ha documentato tutti i muri e le frontiere che ancora dividono il mondo;

 

- due lectures tenute dallo stesso Edward Bond. La prima presso la cattedra di letteratura inglese (Università di Roma La Sapienza) e la seconda presso il Teatro Argentina in occasione della presentazione del volume Lear alla presenza di Elio De Capitani, Christian Raimo, Attilio Scarpellini, David Tuaillon e del traduttore Tommaso Spinelli;

​

- un laboratorio di scrittura presso 5 licei romani, un esercizio d’immaginazione e ‘scrittura’ attraverso lo studio inedito di alcuni temi del Lear – i muri, il potere, la sorveglianza. Grazie alla ‘lingua’ e al disegno narrativo del Lear, gli studenti sperimentano scritture, stili e forme narrative diverse, scegliendo non solo la forma ma anche il supporto con cui raccontarle (testi scritti, registrazioni sonore, fotografie). Un lavoro specifico viene svolto con un gruppo selezionato di allievi del corso di scenografia dell’Accademia di Belle Arti invitati a seguire attivamente la creazione delle scenografie dello spettacolo. 

 

Nel 2017, contestualmente alla ripresa del Lear di Edward Bond, si realizza una seconda edizione di Linee di Confine. WallOnWall. Fotografie e frontiere ai ‘margini’ della città viene nuovamente allestita a Roma al Teatro India e a Milano, in diversi spazi della città: Teatro Elfo Puccini, Anteo Spazio Cinema, Base Milano, Carcere di Bollate, Casa della Memoria, Cargo. Il radiodramma The Testament of This Day diventa un’istallazione sonora site specific, visitabile prima della messa in scena dello spettacolo presso lo spazio Atelier del Teatro Elfo Puccini di Milano.

crediti

2015 | un progetto di Lisa Ferlazzo Natoli, Alessandro Ferroni, Alice Palazzi, Maddalena Parise organizzazione e produzione Anna Damiani coprodotto da Teatro di Roma, lacasadargilla 

 

2017 | un progetto di Lisa Ferlazzo Natoli, Alessandro Ferroni, Alice Palazzi, Maddalena PariseRoma coprodotto da Teatro di Roma, lacasadargillaMilano prodotto da Teatro Elfo Puccini in collaborazione con lacasadargilla e con Anteo Spazio cinema, BASE Milano, CARGO Milano, Casa della Memoria, Mudec - Museo delle culture, PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea

galleria

video

“Voi bravi, rispettabili, onesti, giusti, uomini obbedienti,

voi che credete nella legge – quando morirà l’ultimo uomo sulla terra

sarà per mano vostra! (…) voi uomini onesti e rispettabili la terra la divorate.

Belfast, Bryston Street, 2006.jpg
bottom of page